Un nuovo studio, condotto dall’Università della California, ha svelato gli effetti positivi del mango sulla salute delle donne in post-menopausa. Lo studio, che si basa su precedenti studi animali e cellulari, è il primo a dimostrare tali effetti sugli umani. I ricercatori sono arrivati alla conclusione che il mango può essere un frutto amico del cuore, in grado di svolgere un ruolo nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari.
Il mango contiene un mix di polifenoli che sono stati il centro di precedenti ricerche che avevano l’obiettivo di esplorare le proprietà benefiche del frutto esotico. Gli esperti ritengono che siano le quantità di questi composti bioattivi a determinarne i benefici.
Nello studio, 24 donne in salute in post-menopausa hanno consumato 330 grammi di mango al giorno per due settimane. Per questo studio sono stati scelti manghi della varietà Ataulfo a causa della loro alta concentrazione di polifenoli.
All’inizio dello studio, la pressione sanguigna non era molto diversa tra le varie visite. 2 ore dopo il consumo del mango, la pressione arteriosa sistolica e il battito erano molto più bassi. La pressione arteriosa sistolica (il numero più alto nella misurazione della pressione sanguigna) indica quanta pressione sta esercitando il sangue sulle pareti delle arterie al battito del cuore. Il battito è un indicatore della salute del cuore.
Sono stati misurati anche i livelli di idrogeno e metano nell’aria respirata, che riflettono la quantità di questi gas prodotta dalla fermentazione batterica nel tratto intestinale. Il consumo di mango riduceva la produzione di metano, un risultato positivo per la salute dell’intestino.