Si e’ conclusa ieri l’attivita’ dei Palombari della Marina Militare appartenenti al Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta impegnati per 4 giorni nella provincia di Siracusa per portare a termine nelle acque di Cassibile la distruzione di 313 ordigni esplosivi e 1.500 munizioni di armi portatili dell’ultimo conflitto mondiale.
La Prefettura di Siracusa – fa sapere in una nota la stessa Marina – ha richiesto l’intervento urgente degli operatori di Comsubin a seguito del della segnalazione di un bagnante che, a 20 metri dalla costa ed a soli 3 metri di profondita’, aveva visto dei manufatti riconducibili a dei residuati bellici.
Giunti sul posto, i Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (G.O.S.) si sono immersi per bonificare l’area che era stata sottoposta a bando d’interdizione dalla Capitaneria di Porto di Siracusa, individuando e neutralizzando 158 bombe a mano, 29 bombe da mortaio, 126 proiettili di medio e grosso calibro e 1.500 munizioni per armi portatili.
Al termine dell’operazione il Comandante del Nucleo S.D.A.I. di Augusta, Tenente di Vascello Marco Presti, ha dichiarato: “Sulla base della richiesta della Prefettura di Siracusa siamo intervenuti a Cassibile per effettuare la ricerca degli oggetti segnalati e il loro riconoscimento. Al termine delle operazioni in una ridotta area di fondale marino abbiamo rimosso un totale di 313 ordigni esplosivi molto pericolosi e 1.500 munizioni per armi portatitili, tutti risalenti alla seconda guerra mondiale, che abbiamo distrutto secondo le consolidate tecniche tese a preservare l’ecosistema marino in una zona di sicurezza individuata dall’Autorita’ Marittima”.
La raccomandazione ai bagnanti, se dovessero imbattersi in manufatti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, “e’ di non toccarli o manometterli in alcun modo, denunciandone immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla piu’ vicina stazione dei Carabinieri, per consentirci cosi’ di intervenire e rispristinare le condizioni di sicurezza delle nostre acque”. Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare, un’eccellenza nazionale nell’ambito delle attivita’ subacquee in virtu’ di 169 anni di storia, hanno recuperato e distrutto un totale di 22.000 ordigni esplosivi di residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2018 ne hanno gia’ neutralizzati 11.090 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 16.311 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti.