Paleopatologia: nell’antico Egitto tassi di tumori 100 volte inferiori a oggi

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Secondo una ricerca condotta da ricercatori della University of Western Ontario su oltre mille mummie, pubblicata dall’International Journal of Paleopathology, ai tempi dell’antico Egitto il tasso di tumori era cento volte inferiore a quello attuale: l’aumento non sarebbe dovuto alla minore età media ma alle condizioni ambientali notevolmente peggiorate nell’epoca moderna. “Secondo noi è improbabile che se l’aspettativa di vita di queste persone fosse stata paragonabile alla nostra avremmo trovato tassi simili a quelli moderni. La cancerogenicità del loro ambiente era molto minore rispetto a quella delle moderne società occidentali“, hanno spiegato gli autori.

Gli esperti hanno studiato 1046 mummie di età diverse rinvenute vicino all’oasi di Dakhleh: il tasso di tumori rilevato è stato di 5 su 1000, molto inferiore ai 500 su 1000 attuali.
Tumori sono stati rilevati su 6 soggetti: 3 persone molto giovani, tra i 25 e i 35 anni, hanno mostrato un cancro ai testicoli e due alla cervice; in una una persona più anziana è stato scoperto un adenocarcinoma rettale; in una donna di mezza età un tumore del seno o delle ovaie; in un bambino si sono rilevati segni riconducibili alla leucemia.

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