Rivoluzione nelle previsioni meteo, che saranno più precise fino a 7 giorni, grazie ai dati raccolti dal satellite Aeolus, dell‘Agenzia Spaziale Europea, e dallo strumento laser che permetterà di studiare venti, nubi e atmosfera inviando a Terra dati ogni tre ore.
Il satellite Aeolus ha completato la fase di test nella struttura della Airbus, a metà giugno lascerà Tolosa per raggiungere la Spagna e da lì raggiungerà la base europea di Kourou, nella Guyana Francese, dove il 21 agosto è previsto il lancio con il razzo Vega. Sarà pienamente operativo tra marzo e aprile 2019.
Con a bordo dei laser all’avanguardia, mai lanciati nello spazio, Aeolus fornirà informazioni sui venti della Terra, sugli aerosol e sulle nuvole: ciò non solo farà avanzare la nostra conoscenza delle dinamiche dell’atmosfera, ma fornirà anche le tanto necessarie informazioni per migliorare le previsioni meteorologiche.
In quanto parte della serie degli Earth Explorer, il satellite è stato sviluppato per contribuire alla nostra conoscenza del modo in cui funziona la Terra e di come l’attività dell’uomo incida sul suo delicato equilibrio.
Mentre la missione risponde alle necessità della comunità scientifica, essa dimostrerà anche tecnologie all’avanguardia che potrebbero aprire la strada a nuovi modi di osservare il nostro pianeta ed a future applicazioni dei dati di Osservazione della Terra. Aeolus, infatti, è il primo satellite a fornire profili del vento su scala globale. Per fare ciò, porta a bordo uno dei pezzi più interessanti di tecnologia spaziale mai sviluppato: il ‘lidar’ (una tecnica di telerilevamento “attivo” per l’esecuzione di rilievi topografici ad alta risoluzione) del vento Aladin, una sorta di radar laser. Basato su diversi anni di lavoro, questo strumento all’avanguardia comprende due potenti laser, un grande telescopio e dei ricevitori molto sensibili. Il laser genera una luce ultravioletta che viene indirizzata verso la Terra. Questa luce rimbalza dalle molecole dell’aria e dalle particelle piccole come per esempio polvere, ghiaccio e goccioline di acqua presenti nell’atmosfera. La frazione di luce che si riflette di ritorno verso il satellite viene raccolta dal telescopio di Aladin e misurata. Il movimento delle molecole dell’aria, delle particelle o delle goccioline, fa sì che la luce riflessa cambi leggermente frequenza. Comparando le frequenze ricevute alle varie altitudini con il laser originale, possono essere determinati i venti che sono al di sotto del satellite.
Sondando l’atmosfera con il potente laser, Aeolus permette di migliorare la nostra conoscenza delle dinamiche e dei processi tropicali relativamente alle variazioni climatiche e, soprattutto, di migliorare le previsioni meteorologiche. Molti aspetti della nostra vita quotidiana sono influenzati dal meteo, pertanto va da sé che previsioni accurate siano importanti per le attività commerciali come l’agricoltura, la pesca, l’edilizia ed i trasporti. Sebbene le previsioni abbiano fatto considerevoli passi avanti negli ultimi anni, i meteorologi hanno urgentemente bisogno dei dati globali del profilo dei venti per migliorarle ancora di più.
“Aeolus raccoglie una sfida scientifica complessa“, ha spiegato a Tolosa il direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher. “Non è una missione operativa, che richiederebbe più satelliti e continuità‘”, ma sicuramente getta le basi per avere previsioni meteorologiche più precise, “estendendole fino a sette giorni“.
E’ diversa anche l’orbita alla quale lavorerà Aeolus: mentre gli altri satelliti per l’osservazione della Terra si trovano alla quota di circa 800 km, il ‘cacciatore dei venti’ sarà molto più vicino, a circa 320 km, con 16 passaggi al giorno al ritmo di 1 ogni 90 minuti. Ecco perché i dati che invierà a Terra ogni tre ore promettono di rendere più precise le previsioni meteo e hanno suscitato una grande aspettativa a livello internazionale.