“Auguri non rituali di buon lavoro al nuovo Ministro della Salute, on. Giulia Grillo. Perché di lavoro, e di lavoro buono, hanno bisogno la sanità italiana, i cittadini, il personale. Che, Medici in primis, ed il nuovo Ministro ne è perfettamente consapevole, rappresentano “la prima vittima sacrificale della contrazione delle risorse che ha colpito la sanità ed ha tutto il diritto di essere ascoltato e di essere trattato bene per la grande missione che svolge”.
Medici con l’età media più alta al mondo, anziani e demotivati, senza giovani pronti al ricambio, anzi senza ricambio per il gigantesco fallimento del sistema di formazione post laurea”. Lo sottolinea l’Anaao Assomed.
“La sanità pubblica – sottolinea il sindacato dei medici – costituisce la più grande infrastruttura sociale e professionale del Paese, chiamata a tutelare un bene prezioso e costituzionalmente protetto che può contribuire al cambiamento dell’Italia, rappresentando anche un formidabile volano per l’economia, visto che la filiera della salute vale 11 punti di PIL a fronte di un costo inferiore a 7. Un sistema complesso che, dopo anni di definanziamento, è in involuzione recessiva, espulso dal radar della politica e dall’agenda dei Governi, se non come puro costo da abbattere, condannato a non reggere le sfide epocali che abbiamo di fronte (declino demografico, aumento delle malattie croniche e della non autosufficienza, accesso ai nuovi e costosi farmaci e dispositivi medici, crescita delle diseguaglianze con frattura netta tra Nord e Sud, tra aree interne e fasce costiere, carenza strutturale di medici)”.