“Fermare la Cina, abolire il festival di Yulin, vietare il consumo di cane e gatto, e sensibilizzare l’opinione pubblica“: lo chiede l’associazione “Animalisti italiani“, che manifestano davanti all’Ambasciata della Repubblica popolare cinese, a Roma, nel giorno del Solstizio d’Estate, in cui inizia quella che gli attivisti definiscono una “strage mascherata da festa“.
Secondo i dati dell’ufficio di Pechino della World animal protection – si spiega – “ogni anno in Cina vengono ancora macellati 25 milioni di cani“, e a Yulin, dove si celebra un festival dedicato, “vengono macellati e poi mangiati circa 10 mila tra cani e gatti, una strage: secondo una credenza popolare la carne di cane sarebbe fonte di salute, fortuna e vigore sessuale; mentre sono noti – in base a dati di istituzioni e strutture sanitarie locali – le malattie provocate dall’ingestione di carne di cani di provenienza sconosciuta“.