Straordinaria scoperta a Roma, in campo archeologico. E’ tutto esattamente com’era, immobile e intatto da oltre 2000 anni, nella tomba a camera di epoca repubblicana, eccezionalmente scoperta alle porte di Roma, località Case Rosse, durante i lavori di archeologia preventiva per il raddoppio dell’acquedotto Castell’Arcione-Salone.
La Tomba dell’Atleta o degli strigili, così è stata chiamata dagli archeologi della Soprintendenza speciale di Roma, rappresenta davvero un ritrovamento eccezionale, proprio per via del perfetto stato di conservazione in cui si trova.
Una fortuna che non sia stata depredata in quanto per scavarla c’è voluto pochissimo: a separare questa testimonianza del mondo antico dalla modernità, solo poca terra, dal momento che la tomba è a una profondità di circa 2 m sotto l’attuale piano di campagna.
Durante gli scavi effettuati da Acea per l’acquedotto, è stato notato il vano (largo 2.50 m, lungo 3.30 m e con un’altezza di 1.75 m) che custodisce questo tesoro, chiuso da una lastra di calcare bianco e pietrame di tufo.