Si è aggravato a 210 il bilancio dei feriti causati dal terremoto magnitudo 6.1 che ha scosso il Giappone la scorsa notte, uccidendo tre persone (una bambina di 9 anni e due uomini 80enni). La protezione civile ha reso noto che 214 persone sono state ricoverate in ospedale per ferite di varia entità.
Il sisma, verificatosi vicino Osaka, è stato avvertito anche a Kyoto e in altre tre prefetture vicine, dove si sono registrati feriti lievi. La bambina e uno dei due anziani sono morti nella provincia di Osaka, mentre la terza vittima ha perso la vita ad Ibaraki: la piccola è stata colpita da un pezzo di cemento staccatosi da un muro mentre andava a scuola a Takatsuki.
“Il governo giapponese farà qualsiasi cosa per ridurre gli effetti sulla popolazione del potente terremoto che ha colpito la città di Osaka“: lo ha dichiarato il premier Shinzo Abe alla stampa, ribadendo che l’esecutivo si concentrerà sulla salute delle persone.
Il sindaco di Takatsuki, Takeshi Hamada, si è scusato per la morte della bambina di 9 anni, travolta dal crollo di un cornicione di 40 metri da un edificio che ospitava la piscina scolastica, spiegando che il comune è da considerarsi responsabile dell’incidente.
In seguito al terremoto di magnitudo 6.1 di questa mattina, l’Agenzia meteorologica nazionale ha avvertito di possibili nuove repliche nei prossimi giorni, almeno il 10 o il 20% di probabilità, e le eventualità di frane e smottamenti nel caso di pioggia.
