Storica stretta di mano tra il presidente Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un a Singapore, sull’isola di Sentosa.
Ci sono state delle difficoltà “ma le abbiamo superate tutte e oggi siamo qui“, ha dichiarato Kim.
Il vertice è iniziato alle nove del mattino, le 3 di notte in Italia, nell’hotel Capella, dove sono state issate una vicina all’altra, le bandiere dei due Paesi.
La stretta di mano è durata circa 12 secondi: il presidente statunitense ha dato una pacca sulla spalla al giovane leader, e ha parlato con lui senza l’intermediazione degli interpreti prima del bilaterale vero e proprio. L’incontro è durato circa un’ora, “allargato” poi alle rispettive delegazioni. Con Trump c’erano il segretario di Stato Mike Pompeo, John Bolton, il consigliere per la sicurezza nazionale e il capo dello staff della Casa Bianca John Kelly.
“Non è stato facile arrivare a questo punto. I vecchi pregiudizi e le vecchie pratiche sono stati degli ostacoli ma li abbiamo superati“, ha dichiarato Kim definendo il vertice “un grande preludio per la pace“.
Tra sorrisi, strette di mano e atmosfera cordiale, il meeting ha ceduto il testimone al pranzo di lavoro dove sono proseguite le conversazioni. Il menù è stato a base di sapori asiatici e occidentali (cocktail di gamberetti con insalata di avocato, kerabu’ di mango verde condito con miele di lime e piovra fresca, cetriolo ripieno alla coreana). Poi di due leader si sono concessi una breve passeggiata: “Abbiamo fatto un sacco di progressi, l’incontro è andato meglio di quanto chiunque potesse aspettarsi“, ha spiegato Trump.
Infine il tycoon ha mostrato al leader la macchina presidenziale.