Dalla Nuova Zelanda arriva un nuovo studio sperimentale relativo alla diagnosi precoce dei tumori. L’Università di Waikato, sperimenterà in un contesto clinico se davvero i cani, grazie al loro fiuto, siano in grado di annusare e fare una diagnosi precoce dei tumori. In particolare lo studio si concentrerà sul cancro al polmone e utilizzerà campioni di alito e saliva dei pazienti malati.
Numerose le ricerche in questo ambito, ma poche hanno coinvolto metodi utilizzabili in ambito clinico: una diagnosi più precoce potrebbe determinare una riduzione della mortalità per le persone con cancro ai polmoni.
Il lavoro sarà coordinato da Tim Edwards, docente della Scuola di psicologia dell’ateneo neozelandese, in passato ha studiato le capacità del rilevamento della tubercolosi da parte del ratto gigante africano.
“L’evidenza dimostra che ci sono profili specifici di odore associati al cancro del polmone, quindi c’è una possibilità che questa ricerca possa identificare uno strumento prezioso per il rilevamento precoce della malattia”, spiega Kath McPherson, direttrice del Consiglio per la ricerca sanitaria.