ENEA ha firmato un accordo con la FAO, insieme a CNR, CREA e ISPRA, che prevede un ampio programma di cooperazione rivolto ai Paesi in via di sviluppo nei settori dell’innovazione agricola, lotta al cambiamento climatico, sviluppo di nuove tecnologie per la qualità del cibo e la nutrizione, gestione dei suoli e dell’acqua e qualità degli ecosistemi.
“Grazie a questo Memorandum of Understanding con la FAO, che vede ISPRA aggiungersi a un partenariato tecnico scientifico di altissimo livello già in atto con le altre istituzioni di ricerca, si rafforza l’alleanza per la promozione dell’agricoltura verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e in particolare il miglioramento della produzione alimentare e la nutrizione nei Paesi in via di sviluppo”, sottolinea Roberto Morabito, responsabile del dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi Territoriali dell’ENEA. “Il nostro obiettivo è di tradurre questa intesa su temi per noi prioritari come quelli della sostenibilità delle produzioni agroalimentari e dei territori, soprattutto in Africa e nel Bacino del Mediterraneo, attraverso l’uso efficiente delle risorse naturali e la chiusura dei cicli produttivi, creando valore aggiunto a cascata lungo le filiere produttive”, conclude Morabito.
Secondo la FAO, nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà quasi 10 miliardi di persone con un fabbisogno alimentare che presuppone, rispetto ai livelli del 2012, il raddoppio della produzione agricola. Per raggiungere questo obiettivo nel rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, in base all’accordo, le istituzioni italiane metteranno a disposizione, per un periodo di tre anni, competenze e professionalità, condivideranno conoscenze e supporteranno nuove iniziative con un approccio olistico alla sostenibilità.
Negli ultimi tre anni FAO e istituzioni di ricerca italiane hanno organizzato seminari sulla sostenibilità agricola, la difesa dei suoli e la gestione sostenibile dell’acqua e dell’energia per i sistemi agroalimentari. Inoltre, i partner si sono anche impegnati in attività riguardanti la sicurezza alimentare, fornendo dati scientifici per il Codex Alimentarius, l’insieme di linee guida e codici di buone pratiche, standardizzate a livello internazionale, che contribuisce al miglioramento della sicurezza, qualità e correttezza del commercio mondiale di alimenti, ma anche collaborando con successo per la promozione di diete salutari secondo i principi della buona nutrizione.