Secondo quanto emerso da un’indagine commissionata dall’agenzia Kyodo, il 70% delle vittime delle alluvioni nel Giappone centro occidentale, era costituito da persone anziane: tra i 171 morti identificati fino ad ora, 118 avevano più di 60 anni, inclusi 44 ultra ottantenni e ultra novantenni.
Molte persone vivevano da sole, rileva la ricerca, e hanno avuto difficoltà a evacuare le proprie abitazioni prima delle inondazioni, o raggiungere i piani alti delle case quando l’acqua ha raggiunto livelli d’allarme. Alcuni non sono stati in grado di controllare gli avvisi di emergenza diffusi dalle autorità sui cellulari.
Secondo gli ultimi dati della polizia il bilancio dei morti è salito a 217, mentre 20 persone risultano ancora disperse.
L’ondata di calore miete altre vittime nelle zone alluvionate
Due persone sono morte e altre 2mila hanno subito colpi di calore in Giappone domenica, a causa delle temperature superiori ai 35°C registrate in diverse zone del Paese, incluse quelle colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Il record, 38,8 gradi, è stato registrato a Fukuchiyama, vicino a Kyoto, e a Ibigawa, nella prefettura di Gifu. Il caldo estremo ha complicato ulteriormente le operazioni di soccorso nelle aree interessate da allagamenti e smottamenti.