Astronomia, incontro ravvicinato con Marte: domani si troverà alla minima distanza dalla Terra

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Marte, il Pianeta rosso, fratello minore della Terra torna a far parlare di sé. Solo la scorsa settimana era stato protagonista delle riviste scientifiche e non solo, con la scoperta di laghi salati, possibili culle per la vita, e con il suo ruolo di accompagnatore nell’eclissi di Luna più lunga del secolo.
E domani, mostrerà un nuovo volto, facendosi vedere vicino alla Terra e brillante come non accadeva da ben 15 anni. La sera del 31 luglio il pianeta rosso si troverà, infatti, alla minima distanza, pari a 57.590.630 chilometri. L’avvicinamento alla Terra è un appuntamento che si ripete all’incirca ogni 26 mesi.
“Avendo un’orbita ellittica, Marte si trova periodicamente a una distanza minima e una massima dalla Terra”, ha spiegato all’ANSA Silvia Casu, dell’osservatorio di Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Il 31 sera Marte sarà ben visibile a partire dal tramonto: sorgerà verso Sud-Est, pochi gradi al di sotto della Luna, nella costellazione del Capricorno e raggiungerà il punto più vicino alla Terra intorno alla mezzanotte tra il 31 luglio e il primo agosto. Sarà possibile vederlo per gran parte della notte.
Poi, a partire da metà agosto, la luminosità del pianeta rosso inizierà a indebolirsi mentre le orbite di Marte e della Terra allontaneranno i due pianeti. “Quando Marte è in opposizione, cioè dalla parte opposta del Sole rispetto alla Terra, si verifica un allineamento tra i pianeti e la stella, con la Terra nel mezzo”, ha detto ancora l’astronoma. “Si tratta di un fenomeno interessante, perché durante l’opposizione il pianeta rosso è completamente illuminato dal Sole e alla distanza minore dalla Terra”, ha aggiunto.
Questo appuntamento “è un’occasione ghiotta anche per le osservazioni scientifiche”, ha rilevato Casu. “Ad esempio, nei giorni scorsi la Nasa ha potuto scattare alcune immagini di Marte che mostrano una tempesta di sabbia globale”. Questi incontri ravvicinati sono inoltre, per le agenzie spaziali, un’opportunità per programmare il lancio di nuove missioni.
Nel 2020, ad esempio, quando Marte si avvicinerà nuovamente alla Terra, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) lancerà la missione ExoMars 2020 e la Nasa la missione Mars 2020 per scovare tracce di vita presente o passata sul pianeta. Attenzione, infine, alle bufale che circolano in rete e sui social media: “non è vero che Marte apparirà grande come la Luna la sera del 31. Se così  fosse – rileva la Nasa – sulla Terra avremmo enormi problemi legati all’attrazione gravitazionale di Marte e Luna insieme”.
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