Una stagione estrema, come ormai accade sempre più spesso anche influenzata dai cambiamenti climatici. E le conseguenze sono singolari, con un clima che inverte i consueti standard.
Nell’Europa del Nord infatti fa più fa più caldo che in quella del Sud, con oltre 35 °C che investono Gran Bretagna, Olanda e Scandinavia e canicola persistente anche in Francia e Germania, mentre intere regioni dell‘Asia sono tempestate da piogge monsoniche intense, come il nord dell’India, dove ci sono state decine di morti, o dal vento, come il tifone Jongdari, che minaccia di sconvolgere il Giappone.
Intense piogge si alternano a giornate di caldo, coprendo di fango le aree della Grecia già devastate dagli incendi e mandando in tilt i trasporti nel sud dell’Inghilterra.
Un fine luglio dal clima ‘pazzo’, come ribadiscono gli esperti sui media di tutto il mondo, che altro non è che “l’ennesimo prodotto del surriscaldamento globale.”
In Francia, nella valle del Rodano si sono superati i 37 °C, mentre nella zona di Parigi ha fatto scalpore un video denuncia diffuso illegalmente da alcuni detenuti nel quale viene mostrato come in cella il Caldo rende l’aria “irrespirabile”, con temperature di oltre 50 °C.
Giovedì in Olanda le città di Amsterdam e Rotterdam hanno toccato i loro record assoluti, con 34,8 °C e 36,1 °C, mentre ad Arcen si è toccata la massima nazionale con 38,2 °C.
La giornata di ieri a Londra è stata battezzata ‘Furnace Friday’ (Venerdì di forno) con oltre i 36 °C che hanno rappresentato solo il culmine di un’ondata di caldo che ha interessato le isole britanniche che rischia di battere il record dell’estate 2003 quando si erano toccati i 38 °C.
Record anche per la durata dell’afa che, se continua così per altri due-tre giorni, eguaglierà il record di persistenza risalente alla ‘Indian Summer’ del 1976, quando per oltre 15 giorni consecutivi i termometri avevano registrato 32 °C in un Paese in cui d’estate si raggiungono al massimo i 21 °C.
Temperature analoghe anche in Scozia e Irlanda. Un caldo che però non ha esentato l’area di Londra da improvvisi nubifragi, tipici del clima subtropicale, che hanno gettato nel caos i trasporti – treni, aerei e strade – con centinaia di passeggeri bloccati per oltre 17 ore all’aeroporto di Stansted per un acquazzone notturno.
Nel frattempo la stagione dei monsoni colpisce pesantemente l’Asia, con quasi 60 morti accertati, fra i quali molti bambini, nel nord dell’India, nello stato dell’Uttar Pradesh, il più popoloso del Paese. Si tratta di vittime di crolli di edifici e abitazioni, di frane e smottamenti. E si prevede pioggia intensa per almeno altre 48 ore.
Nel Giappone, già tormentato dalle piogge torrenziali di inizio luglio e la corrente di afa dell’ultima settimana, l’arrivo oggi del tifone Jongdari ha costretto all’evacuazione 160.000 persone dalle aree più esposte e la cancellazione di oltre 400 voli. L’Agenzia meteorologica nazionale anticipa fino a 400 millimetri di pioggia sulla costa sud orientale fino alle 6 del pomeriggio di domenica.