Inizia lo spettacolo dell’Eclissi lunare più lunga del secolo: tutto quello che c’è da sapere sull’evento astronomico in corso

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Oggi, 27 Luglio 2018, Italia ed Europa stanno assistendo ad un’eclissi totale di Luna di grande fascino: la Terra si trova metà strada tra la Luna e il Sole, ed il nostro Pianeta sta oscurando completamente la Luna, impedendo ai raggi del Sole di illuminarla.

Lo spettacolo è garantito: l’ultima grande eclissi di Luna visibile dal nostro Paese si è verificata il 28 settembre 2015, ed è avvenuta nel cuore della notte (poco visibile a causa di una debole perturbazione), mentre questa volta l’eclissi è totale durante il tardo pomeriggio e la sera, con inizio dello spettacolo appunto alle ore 19:15 e termine alle 01:29.

eclissi lunare totaleLa Luna sorgerà alle 20:44 mentre l’eclissi avrà inizio alle 19:14, quando il nostro satellite si troverà ancora a -15° sotto l’orizzonte, con inizio della fase parziale alle 20:24 (Luna a -3°4?).

La totalità inizierà alle 21:30 (Luna a +6°) raggiungendo il massimo alle 22:22 (Luna a +12°45?) con fine dell’Eclissi Totale alle 23:13 (Luna +18°) con la notevole durata di 103 minuti della fase massima, a cui seguirà il termine della fase di Penombra alle 01:28, quando il nostro satellite si appresterà a transitare sul meridiano a un’altezza di +25°.

Riepilogando, gli orari italiani dell’evento sono:

  • Primo contatto penombra – 19:14:49
  • Primo contatto ombra – 20:24:27
  • Inizio totalità – 21:30:15
  • Massimo – 22:22:54
  • Fine totalità – 23:13:12
  • Uscita dall’ombra – 00:19:00
  • Uscita dalla Penombra – 01:28:37

L’eclissi totale di Luna di oggi è stata preceduta da un’eclissi totale di Sole il 13 Luglio 2018 visibile in Artide, Groenlandia, Nord America e alcune zone della Siberia, e sarà seguita da un’altra eclissi parziale di Sole l’11 Agosto, visibile dall’Antartide, dalla Tanzania, Nuova Zelanda e alcune zone meridionali dell’Australia.

L’eclissi totale di Luna del 27 Luglio 2018 è certamente un’opportunità imperdibile per trascorrere una serata ammirando un fenomeno astronomico molto suggestivo che si verifica rare volte nell’arco di anni.

Quattro pianeti e la ISS visibili a occhio nudo

A rendere ancor più suggestiva la serata, è la presenza in cielo di ben 4 pianeti visibili a occhio nudoVenere, Giove, Saturno e Marte. I primi tre sono visibili sin dal crepuscolo, rispettivamente tra le stelle del Leone, della Bilancia e del Sagittario. Per Marte bisogna attendere le 21 per vederlo sorgere insieme alle stelle del Capricorno, poco al di sotto della Luna in eclissi.
Intorno alle 21:15 è previsto anche un passaggio della Stazione Spaziale, con a bordo il comandante Andrew Feustel, il cosmonauta Oleg Artemev, l’americano Richard Arnold, il russo Sergej Prokopyev, il tedesco Alexander Gerst e la statunitense Serena Auñón-Chancellor, tutti membri dell’equipaggio Expedition 56.

Due sfere di fuoco nella notte del 27 luglio

Il cielo notturno oggi è illuminato da duepalle di fuoco“: il Pianeta Rosso, trovandosi all’opposizione rispetto al Sole raggiunge il massimo della visibilità, e vieneaffiancato dalla Luna, anch’essa rossa per effetto dell’ombra creata dall’eclissi totale. Due sfere di fuoco, ben visibili nel cielo estivo per più di un’ora.

Da quali Paesi è visibile l’eclissi?

In Italia l’orario di osservazione va dalle 19:14 del 27 luglio alle 01:28 del 28 luglio. L’eclissi sarà visibile prima dall’emisfero orientale della Terra (Europa, Africa, Asia, Australia e Nuova Zelanda). L’America meridionale potrà osservare in parte le fasi finali dell’eclissi dopo il tramonto del 27 luglio, mentre la Nuova Zelanda prima dell’alba del 28 luglio. Mentre l’America settentrionale, gran parte della zona artica e dell’Oceano Pacifico non potranno osservarla.

Perché questa eclissi è così lunga?

La durata dell’eclissi totale è di un’ora e 43 minuti, un record se si considera che la più lunga del secolo scorso (16 luglio 2000) è durata 1 ora e 47 minuti. Questa eclissi è eccezionalmente lunga perché la Luna attraversa il centro dell’ombra della Terra, mentre nel caso precedente era passata sulla parte inferiore del punto centrale dell’ombra.

Sarà una “Miniluna” piena

Alle 07:45 del 27 luglio il nostro satellite ha raggiunto all’apogeo, la massima distanza dalla Terra lungo la sua orbita (406.222 km, contro una distanza media di circa 384.400 km. Quattordici ore più tardi è in plenilunio: si tratta di una “Minilunapiena (termine assolutamente non scientifico), ed è la Luna piena più lontana dell’anno, dal diametro angolare minore del 2018.

La Luna sarà quindi più distante, sembrerà più piccola ed anche più lenta che mai, per un osservatore sulla Terra.

Un altro evento astronomico subito dopo l’eclissi, Marte in “grande opposizione”

Subito dopo l’eclissi di Luna, il 31 luglio, Marte passerà nel punto più vicino alla Terra, raggiunto l’ultima volta nel 2003: il pianeta rosso verrà a trovarsi a 57.6 milioni di km di distanza dal nostro pianeta, e sarà ben visibile ad occhio nudo.
L’apparizione corrente è, dopo quella storica dell’agosto del 2003, la migliore degli ultimi 15 anni: si tratta di una cosiddetta “opposizione perielica“, con il pianeta alla minima distanza dal Sole. Sarà una cosiddetta “grande opposizione“: una preziosissima opportunità per ammirare l’astro.

Ecco le eclissi che si potranno osservare dall’Italia nei prossimi 10 anni

  • Eclissi lunare totale – 27 luglio 2018
  • Eclissi lunare totale – 21 gennaio 2019
  • Eclissi lunare parziale – 16 luglio 2019
  • Eclissi solare anulare – 21 giugno 2020
  • Eclissi solare anulare – 10 giugno 2021
  • Eclissi solare parziale – 25 ottobre 2022
  • Eclissi lunare parziale – 23 ottobre 2023
  • Eclissi solare parziale – 29 marzo 2025
  • Eclissi lunare totale – 7 settembre 2025
  • Eclissi solare totale – 12 agosto 2026
  • Eclissi lunare parziale – 28 agosto 2026
  • Eclissi solare totale – 2 agosto 2027

Cos’è un’eclissi lunare?

Un’eclissi lunare si verifica solo quando la Luna è in fase di plenilunio: un’eclissi lunare totale può verificarsi solo quando il Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati (altrimenti quel che ne risulta è un’eclissi parziale o nulla del tutto). Si possono avere perciò vari tipi di eclissi di Luna, a seconda che la Luna entri totalmente (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale) nel cono d’ombra, totalmente o parzialmente nel cono di penombra (eclissi penombrale).

In genere l’intero evento richiede due ore. Il satellite transita completamente attraverso l’ombra della Terra ed attraversa prima la fase di penombra, poi di ombra e infine, nuovamente la penombra. E’ sicuramente il tipo di eclissi lunare più osservata e la fase più spettacolare è senza dubbio quella centrale.

Le eclissi lunari totali sono qualcosa di eccezionale. Da quando la Luna si è formata, circa 4,5 miliardi di anni fa, si va allontanando dal nostro pianeta (circa 4 centimetri l’anno). La posizione ora è perfetta: la sua distanza dalla Terra è tale che l’ombra di quest’ultima la ricopre completamente, ma delicatamente. Tra miliardi di anni non sarà più così.

Perché la Luna si tingerà di rosso?

Il nostro satellite verrà a trovarsi nel cono d’ombra creato dalla Terra, che si frappone tra il satellite e il Sole: questo allineamento Sole-Terra-Luna dà vita a un’eclissi lunare totale.

Spesso si sente parlare di “Luna rossa“, “Luna di Sangue” (“Blood Moon“) e ciò è dovuto al fatto che il satellite assume una particolare colorazione quando attraversa l’ombra proiettata dal nostro pianeta: ma perché diventa rossa e non viene semplicemente oscurata? Ce lo spiega la NASA: il fenomeno avviene perché l’atmosfera della Terra si estende oltre il pianeta e la luce solare la attraversa, raggiungendo la Luna, e “durante un’eclissi lunare totale, la luce solare che colpisce l’atmosfera viene assorbita e poi irradiata verso l’esterno. La luce blu è la più colpita. Ciò significa che l’atmosfera filtra la maggior parte della luce blu. Quel che rimane e la luce arancione e rossa.”

La luce che attraversa l’atmosfera in seguito raggiunge la Luna e viene riflessa poi verso la Terra. La colorazione può variare dal rosso, all’arancione al dorato: tutto dipende dalla presenza e variazione di acqua e particelle presenti nell’atmosfera, come anche dalla temperatura e umidità di questa.

Per approfondire:

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