Fisica, Infn: Giuseppe Battistoni nuovo direttore TIFPA di Trento

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Giuseppe Battistoni, è stato eletto direttore del TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Application), il centro nazionale dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare istituito a Trento in collaborazione con l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Azienda Sanitaria per i Servizi Sanitari della Provincia di Trento. Battistoni entrerà in carica il prossimo 2 settembre, succedendo a Marco Durante, che ha diretto il centro per 3 anni, dall’ottobre 2015.

Sono onorato di essere stato chiamato a dirigere questo centro nazionale INFN. Il TIFPA è sicuramente una realtà unica nel suo genere, che può vantare una ormai lunga collaborazione di successo con l’Università di Trento, le realtà industriali trentine, con l’Azienda Sanitaria Provinciale e con altre agenzie di ricerca nazionali e internazionali, tra le quali spiccano ESA (European Space Agency) e ASI (Agenzia Spaziale Italiana). Il TIFPA rappresenta quindi per il territorio un’opportunità di grande importanza di crescita e sviluppo, nata anche grazie al lungimirante supporto alla ricerca da parte del governo locale provinciale,” commenta Giuseppe Battistoni, futuro direttore del TIFPA.

L’Ateneo ha un accordo quadro con l’INFN che vede coinvolti il Dipartimento di Fisica, il Dipartimento di Ingegneria industriale e il Centro di Biologia integrata. Salutiamo con piacere l’arrivo di Battistoni a cui rinnoviamo, quindi, l’interesse strategico dell’Ateneo nella collaborazione con il TIFPA per promuovere sia la scienza di base sia le sue applicazioni. In particolare il progetto legato alla protonterapia rimane strategico nella collaborazione con l’INFN,” sottolinea Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento.

Nato a Roma nel 1954, Giuseppe Battistoni è Dirigente di Ricerca INFN dal 2001 presso la Sezione di Milano. Ha iniziato la sua carriera scientifica nel 1982 presso i Laboratori Nazionali di Frascati partecipando a esperimenti di fisica delle particelle su acceleratori e lavorando allo sviluppo di rilevatori di particelle. Si è poi dedicato alla fisica delle particelle senza acceleratori contribuendo all’esperimento NUSEX al Monte Bianco sui temi del decadimento del nucleone, la fisica dei raggi cosmici ad alta energia e neutrini atmosferici. Successivamente ha contribuito all’avvio dell’attività sperimentale presso i Laboratori del Gran Sasso con l’esperimento MACRO. Trasferito alla Sezione INFN di Milano nel 1990, si è unito all’attività di ricerca e sviluppo per gli esperimenti al LHC al CERN. In particolare ha partecipato alla costruzione del calorimetro elettromagnetico ATLAS, continuando, allo stesso tempo, l’esperienza nella fisica delle astroparticelle presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Successivamente, ha anche partecipato all’esperimento ICARUS. Negli ultimi quindici anni ha lavorato all’applicazione della fisica nucleare e delle particelle alla medicina, con particolare attenzione al caso dell’adroterapia. In questo campo si occupa sia di sviluppo di simulazioni Montecarlo che di esperimenti su processi nucleari rilevanti per la terapia, partecipando a sviluppi di tecniche per il monitoraggio in vivo dei trattamenti. È stato direttore della Sezione INFN di Milano dal 2006 al 2012 e ha rivestito il ruolo di coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’INFN. È autore e coautore di centinaia di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.

IL TIFPA

Il Trento Institute for Fundamental Physics and Application è il centro nazionale dell’INFN dedicato alla ricerca in fisica delle particelle e allo sviluppo di tecnologie d’avanguardia nei settori della sensoristica, della ricerca spaziale, del supercalcolo e della biomedicina. Si tratta di una realtà unica in Italia per la capacità di integrare ricerca di base, trasferimento tecnologico e innovazione. Con sede a Trento, il TIFPA nasce dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e si avvale di infrastrutture quali il Centro Materiali e Microsistemi, il centro di fisica teorica ECT di FBK e il nuovo acceleratore per la protonterapia oncologica gestito da APSS che sta attualmente trattando pazienti, anche pediatrici, con grande successo.

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