L’esistenza di cellule staminali in alcune regioni del cervello dei mammiferi adulti è un dato ormai assodato, ma c’è molto da conoscere sui fattori che regolano l’attività del processo di neurogenesi, sia in condizioni fisiologiche che in caso di patologia.
Il gruppo di ricerca guidato da Silvia De Marchis del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi (Nico) e del dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei distemi dell’Università di Torino, in collaborazione con il laboratorio dell’Università di Nizza diretto da Michèle Studer, ha dimostrato che il gene Coup-Tfi controlla che le cellule staminali producano la giusta quantità di nuovi neuroni o astrociti.
Un eccesso dei secondi è tipico di processi infiammatori associati a patologie tra cui l’Alzheimer.
Nello studio pubblicato su ‘Cell Reports‘, il gruppo di ricerca ha dimostrato che il gene, già noto per le sue molteplici funzioni nello sviluppo del cervello, gioca un ruolo fondamentale nel controllo delle staminali adulte e quindi nella produzione di nuovi neuroni. In particolare, le ricercatrici del Nico hanno studiato il ruolo di Coup-Tfi nelle staminali dell’ippocampo, una regione chiave in processi cognitivi come la memoria e l’apprendimento.
In questa area del cervello, in parallelo alla produzione di nuovi neuroni (neurogenesi), le staminali originano anche gli astrociti (astrogliogenesi), altre cellule fondamentali del sistema nervoso.
“L’equilibrio tra neurogenesi e astrogliogenesi assicura il corretto funzionamento dell’ippocampo – spiega Silvia De Marchis – mentre uno sbilanciamento a favore della seconda è tipico della condizione di ‘neuroinfiammazione’ che può portare a deficit cognitivi, ed è spesso associata a patologie cerebrali, come ad esempio la malattia di Alzheimer. Tuttavia fino a oggi i meccanismi molecolari che regolano questo rapporto di equilibrio non erano noti, ed è proprio qui che si è incentrato il nostro studio”.
Grazie all’utilizzo di modelli transgenici è stato possibile eliminare in modo selettivo il gene Coup-Tfi nelle staminali dell’ippocampo, senza alterarne la funzione durante lo sviluppo. Il risultato di queste manipolazioni è una ridotta neurogenesi accompagnata da un aumento nella produzione di nuovi astrociti.
“Lo studio – aggiunge Sara Bonzano, prima autrice del lavoro – ha messo in evidenza un aspetto che riteniamo molto interessante, e cioè come proprio il fattore Coup-Tfi risultasse ridotto nelle staminali adulte in presenza di neuroinfiammazione. Inoltre, ripristinando la funzione di Coup-Tfi nelle staminali nel cervello infiammato è stato possibile ristabilire il corretto rapporto tra neurogenesi e astrogliogenesi”.
“I dati ottenuti dimostrano che Coup-Tfi è fondamentale per favorire la genesi di nuovi neuroni dalle staminali ippocampali, limitando un programma di ‘default’ diretto alla produzione di astrociti. Lo studio – conclude De Marchis – oltre a chiarire un meccanismo biologico alla base della produzione di nuovi neuroni nel cervello adulto, apre interessanti prospettive per il trattamento di disfunzioni cognitive associate alle malattie neurologiche. La strada in questa direzione è ancora lunga, e solo grazie a uno sforzo collaborativo congiunto e con nuove risorse a sostegno della ricerca saremo in grado di percorrerla”.