Maltempo, Coldiretti Venezia: “Estate instabile, danni in campagna”

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Un’ estate intervallata da nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria e grandinate che si sono abbattuti a macchia di leopardo sul territorio con campi di mais distrutti, vigneti danneggiati, piante da frutto divelte, verdure e ortaggi perduti, serre crollate, campi allagati e tetti scoperchiati: in questo fine settimana la situazione più difficile si è verificata nella Venezia Orientale dove ieri le zone più colpite sono state Loncon, Concordia Sagittaria loc. Spareda dove circa 500 ettari di mais e soia sono stati distrutti da grandine, pioggia e raffiche di vento che hanno provocato un danno di oltre il 60%.

”In questa fase stagionale è la grandine – precisa il presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla – l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro.”

Vi sono in atto dei cambiamenti climatici che si manifestano con una tendenza alla tropicalizzazione e la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo come ormai ogni giorno sta capitando.

Le anomalie climatiche sono evidenti anche dalle temperature con il 2018 che si classifica fino ad ora in Italia al terzo posto degli anni più bollenti dal 1800 in cui sono iniziate le rilevazioni, con una temperatura superiore di 1,40 gradi rispetto alla media storica.

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