Situazione drammatica in Giappone, dove le piogge torrenziali causate dal tifone Maria stanno provocando frane e inondazioni.
Il bilancio dei morti è salito a 38, mentre sono almeno 50 i dispersi. Le vittime sono tutte di età compresa tra 40 e 90 anni, ad eccezione di un bambino. I decessi sono stati accertati nelle prefetture di Heime, Hiroshima e Okayama e Ehime nell’ovest del Paese, come riferisce la tv pubblica NHK. Nella prefettura di Ehime, una donna è stata trovata morta al secondo piano di una casa investita da una frana.
In generale molte delle persone decedute sono state travolte dalle acque dei fiumi straripati, anche se alcune, come una novantenne della città di Kinnoyama, a Hiroshima, sono morte nel crollo delle abitazioni causato dalle frane.
Ingenti i danni su tutto il territorio, con 500 abitazioni distrutte. Le autorità hanno emanato uno stato di massima allerta, chiedendo l’evacuazione di circa 5 milioni di persone.
Nella riunione di emergenza dell’esecutivo, il premier Shinzo Abe ha esortato i soccorritori a “dare priorità al salvataggio delle vite umane e all’invio delle squadre specializzate nel più breve tempo possibile”.
Al lavoro 650 membri della Protezione civile, ma altri 21.000 sono stati allertati, mentre sono impegnati nei soccorsi anche 48.000 tra soldati, poliziotti e vigili del fuoco.
Massima allerta nelle prefetture di Kyoto e Hyogo, nell’ovest del Paese e Gifu, nella zona centrale.
In base agli ultimi dati dell’Agenzia nazionale meteorologica, oltre 90 millimetri di pioggia all’ora sono stati registrati a Susaki, nella Prefettura di Kochi, e 150 millimetri cadranno nelle prossime 24 ore nella regione del Kansai e del Kyushu settentrionale.