Marte non si avvicinava così alla Terra da 15 anni. La prossima settimana i due pianeti stringeranno rapporti di vicinato, fronteggiandosi a solo 57,6 milioni di chilometri di distanza. L’ultima volta che è avvenuto un passaggio così stringente è stato il 27 agosto 2003, quando il Pianeta Rosso è sopraggiunto a una distanza di 56 milioni di chilometri; un vero record, dato che si trattò del punto più vicino mai toccato in quasi 60.000 anni. Per tutto il mese di luglio, la posizione del pianeta condizionerà la sua visibilità e la brillantezza di Marte supererà quella di pianeti e stelle, con luminosità massima tra il 27 e il 30 luglio.
Nel frattempo – riporta Global Science – Marte è alle prese con una tempesta di sabbia che impedisce la visuale al rover Opportunity della Nasa, adagiato sul pianeta e completamente avvolto dalla polvere marziana. La fitta coltre non consente ai pannelli solari di ricaricarsi e, dal 10 giugno, il rover non fornisce dati alla Terra. Se Opportunity tace, la tempesta, colpita dalla luce solare, esalta la brillantezza del pianeta e, fino ai primi di agosto, rende le condizioni ideali per l’osservazione, anche grazie al fatto che Marte si troverà, a breve, in opposizione perielica, con la Terra transitante tra questo e il Sole.
Secondo la Nasa, il prossimo approccio ravvicinato si avrà nel 2020, quando Marte sarà a 62 milioni di chilometri dalla Terra, mentre la vicinanza sfiorata nel 2003 sarà replicabile solo nel 2287. Nel suo outfit più brillante, Marte presenzierà all’eclissi lunare totale del secolo che il 27 luglio sarà visibile in Australia, Africa, Asia, Europa e Sud America, per 1 ora e 43 minuti.