Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime provocate da piogge torrenziali nel Giappone occidentale: secondo quanto riferito dal portavoce del governo Yoshihide Suga, sono morte 204 persone, e 28 sono ancora disperse.
Circa 73.000 soccorritori, tra cui la polizia e le truppe “stanno lavorando duramente, con la priorità di salvare vite umane“, ha spiegato il portavoce. Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, ha incontrato oggi i sopravvissuti. Il governo ha già annunciato che attingerà a circa 18 milioni di dollari di fondi di riserva dal bilancio di quest’anno, e Abe ha dichiarato che 312 milioni in sovvenzioni fiscali saranno erogati presto ai governi locali delle aree colpite.
Settemila sfollati nei centro di accoglienza si confrontano con seri rischi sulla salute (scarsità dei bagni da campo e i rischi di disidratazione), mentre aumentano i problemi logistici per via del repentino aumento delle temperature nelle aree colpite. Secondo dati ufficiali oltre 600 edifici pubblici sono stati danneggiati dal fango, e almeno 207.500 abitazioni non hanno ancora l’acqua corrente, in un momento in cui la temperatura supera i 30°C in diverse zone del disastro.
Nella sola prefettura di Okayama, 15mila palazzi e abitazioni hanno riportato danni molto gravi.