Nelle scorse settimane precipitazioni record si sono registrate in gran parte del Giappone occidentale: secondo analisi radar eseguite da un gruppo di esperti dell’Istituto nazionale di ricerca e della prevenzione dei disastri, guidati da Shingo Shimizu, il fenomeno è stato determinato dal continuo rigenerarsi di nubi temporalesche e dalla loro lenta progressione nell’atmosfera.
Lo studio ha rivelato un influsso costante di aria umida che ha facilitato la formazione di cumulonembi, e nella prefettura di Hiroshima, le nuvole, oltre a permanere su una singola area per un periodo più lungo della norma, non erano sufficientemente elevate in atmosfera per poter essere spazzate via dai venti (a circa 7 km di altitudine si trovavano a metà distanza dalle nubi temporalesche più alte).