Qualche giorno fa un bambino stava annegando a mare per un improvviso svenimento. Una visita presso il reparto di cardiologia del Santobono di Napoli – guidato dal dottor Rodolfo Paladini – ha evidenziato che il bimbo poteva aver avuto una sincope dovuta ad un’improvvisa alterazione del ritmo cardiaco e che questo episodio poteva essere un sintomo premonitore di un episodio molto piu’ grave.
Per monitorare in modo continuo l’attivita’ cardiaca del piccolo, l’equipe ha deciso di iniettare sotto pelle un micromonitor ecg, cosi’ da poter fare una diagnosi esatta della patologia e avere un controllo continuo del piccolo.
“Con una speciale siringa abbiamo iniettato in pochi minuti il dispositivo appena sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione inferiore a un centimetro. Questo dispositivo – spiega Paladini – permettera’ di registrare l’elettrocardiogramma per i prossimi tre anni e, attraverso il sistema esterno di telemedicina, fara’ pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale”.
Il posizionamento del monitor, spiega una nota dell’ospedale Santobono, avviene in anestesia locale; la facilita’ di utilizzo e la minima invasivita’ di tale strumento ne permette l’utilizzo anche nei bambini piu’ piccoli che hanno presentato una sincope di cui non si riesce ad individuare la causa con i test disponibili. Il dispositivo utilizzato comprende anche un monitor esterno di telemedicina che, posizionato presso la casa del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la rete mobile di telefonia.