Il Sole si sta avviando verso il “letargo”: senza macchie da oltre un mese, ecco il nuovo “minimo solare”

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Sulla superficie del Sole non si osservano macchie solari da oltre un mese: una situazione simile si era registrata l’ultima volta nel 2009 quando la nostra stella stava attraversando il minimo solare più rilevante del secolo.
Ebbene, il minimo solare potrebbe essere tornato, portando con sé raggi cosmici e buchi coronali di lunga durata.

Attività solare e minimo solare

L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in modo ciclico sulla superficie della nostra stella. Il minimo solare è il periodo di minore attività del Sole nel ciclo solare: durante questo periodo, cala il numero di macchie solari e dei brillamenti, fino a diventare nullo per diversi giorni consecutivi. La data precisa del minimo si ottiene misurando per dodici mesi l’attività delle macchie solari in un periodo di minore attività: l’identificazione precisa della data si rileva sei mesi dopo la data reale del minimo. Il ciclo solare dura circa 11 anni ed oscilla tra i periodi in cui il numero di macchie solari aumenta e il periodo in cui diminuisce.

Al minimo solare si contrappone il massimo solare, durante la quale compaiono sulla fotosfera della nostra stella centinaia di macchie solari.

Le osservazioni indicano che il Sole si sta avviando verso il minimo, perché è aumentata, in numero e in durata, la serie di giorni privi di macchie“, ha spiegato all’ANSA Mauro Messerotti, dell’Osservatorio di Trieste dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’università di Trieste. “A mio avviso, però non ci sono ancora tutte le condizioni per poter affermare che la fase di minimo sia iniziata in modo compiuto. Per il momento si prevede che il minimo si verificherà nel 2019, se sarà così oppure se anticiperà al 2018 ce lo diranno le osservazioni“.

buco coronale

La fase di minimo solare, tuttavia, non implica totale inattività: in questa fase si formano buchi coronali (regioni che sembrano più scure perché emettono meno radiazioni X e ultraviolette) estesi e di lunga durata: sono in grado di produrre raffiche veloci di vento solare che, se raggiungono la Terra, possono innescare aurore polari, tempeste geomagnetiche e interferenze nelle comunicazioni radio.

Il meteo spaziale non smetterà di riservare sorprese, in quanto il Minimo Solare genera numerosi cambiamenti: ad esempio, le emissioni di estremo ultravioletto diminuiranno, l’atmosfera superiore della Terra si raffredda e collassa. Ciò consente alla spazzatura spaziale di accumularsi attorno al pianeta. Inoltre, l’eliosfera si contrae, portando lo spazio interstellare più vicino alla Terra. I raggi cosmici galattici penetrano nel Sistema Solare interno con relativa facilità: se colpiscono la Terra possono creare problemi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione.

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