Agganciata con successo la sua orbita scientifica finale, il nuovo cacciatore di mondi si prepara a fare scienza. A quasi tre mesi dal lancio, TESS, il Transiting Exoplanet Survey Satellite, ha raggiunto la sua posizione e sta affrontando gli ultimi test di ottimizzazione delle performance. Secondo quanto riporta il team scientifico, è stato accertato il buono stato di salute del veicolo e delle fotocamere e sono in questo momento in corso delle messe a punto con l’obiettivo di iniziare a trasmettere dati dalla fine di luglio. Una volta a regime, partirà il “safari” fotografico che immortalerà il cielo con una immagine ogni due minuti.
Dall’orbita ellittica della durata di quasi 14 giorni, Tess – spiega Global Science – esplorerà una porzione di cielo 350 volte più ampia di quella studiata dal suo predecessore Kepler per rintracciare circa 20.000 pianeti extrasolari. Tra questi, il satellite si propone di scovare una Terra gemella potenzialmente abitabile. Con quattro fotocamere ad ampio spettro, Tess si concentrerà su circa 200 mila stelle a poche centinaia di anni luce da noi per individuare, sulla base dell’alterazione della luminosità delle stelle, i pianeti in orbita intorno ad esse.
Tess è partito dalla base Nasa di Cape Canaveral lo scorso 19 aprile a bordo di un vettore Falcon 9 di SpaceX. Il Centro spaziale Luigi Broglio dell’Agenzia Spaziale Italiana a Malindi, in Kenya, ha fornito una serie di operazioni per il lancio. Durante il suo percorso Tess ha già avuto modo di mettere alla prova una delle sue fotocamere con uno scatto della Costellazione meridionale del Centauro.