Abbiamo dovuto agire per salvare i ragazzi perché cominciava a mancare l’ossigeno e c’erano forti piogge in arrivo. All’indomani della fine dell’operazione che in tre giorni ha permesso di salvare 12 ragazzini e il loro allenatore intrappolati in una grotta, il governatore della provincia thailandese di Chiang Rai, Narongsak Osottanakorn, ha spiegato ai giornalisti i motivi della scelta dei tempi dell’operazione.
“Vi avevamo detto che il livello di ossigeno era solo al 15%”, ha affermato, riferendosi alle condizioni della cavità dove avevano trovato rifugio i ragazzi. “Ma quello che non vi avevamo detto prima era che se il livello fosse sceso al 12%, il gruppo avrebbe subito uno choc, finendo in coma“, ha rimarcato. “Un’altra ragione è che dovevamo tirarli fuori al più presto perché stava arrivando altra pioggia”.