Potrebbero essere necessari almeno quattro mesi e una buona preparazione alle immersioni per portare fuori dalla grotta di Tham Luang i 12 giovani calciatori trovati ieri in Thailandia, insieme al loro allenatore, dopo nove giorni di ricerche.
L’esercito tailandese ha reso noto che ha già iniziato a fornire cibo e dare indicazioni sulle immersioni per aiutare i ragazzi a uscire. “Siamo pronti a inviare cibo aggiuntivo per sostenerli almeno per quattro mesi e li addestreremo tutti a immergersi mentre continuiamo a scaricare l’acqua“, ha spiegato il capitano della Marina, Anand Surawan.
“L’avevamo definita una ‘missione impossibile’ perché pioveva ogni giorno ma con la nostra determinazione e le nostre attrezzature abbiamo combattuto contro la natura“, ha dichiarato ieri il governatore di Chiang Rai dopo l’annuncio del ritrovamento.
I 12 ragazzini e l’allenatore di calcio sono vivi e stanno bene: a salvarli è stata una piccola rientranza sabbiosa, una spiaggia sotterranea, dove si sono rifugiati.
L’evacuazione “deve avvenire prima che l’acqua si alzi di nuovo“, ha dichiarato il Ministro dell’interno, secondo quanto riporta il Bangkok Post. Le squadre di soccorso stanno tentando di svuotare più acqua possibile da alcune caverne allagate, per minimizzare la necessità di immersione per i ragazzi che non sanno neanche nuotare e sono debilitati dall’estenuante attesa.
Le operazioni per portare fuori i 13 inizieranno “quando il gruppo sarà tornato al cento per cento delle forze“, hanno spiegato i responsabili delle squadre di soccorso all’esterno della grotta, senza dare indicazioni precise sui tempi. “Non importa quanto tempo ci vorrà, anche un mese. Non c’è fretta“.