Uno dei sub-speleologi che hanno contribuito a salvare i 12 ragazzi thailandesi rimasti bloccati in una grotta nel Nord della Thailandia ha fatto sapere che potrebbe intraprendere azioni legali contro Elon Musk, dopo che l’imprenditore lo ha definito un “pedofilo“.
L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha attaccato duramente il sub Vernon Unsworth, con accuse gravi e senza fornire alcuna prova, dopo che il sommozzatore ha bocciato la sua offerta di fornire un sottomarino in miniatura per estrarre i giovani calciatori dalla caverna di Tham Luang, definendola una “trovata pubblicitaria“. Unsworth aveva dichiarato che il prototipo di Musk non avrebbe avuto “assolutamente nessuna possibilità di lavorare“.
La riposta di Musk non si è fatta attendere: ha reagito con una serie di tweet in cui si riferiva al sub, senza fare il suo nome, chiamandolo “pedo guy”. L’imprenditore ha in seguito cancellato i tweet, ma Unsworth ha comunque annunciato che prenderà in considerazione l’ipotesi di un’azione legale.
I tweet di Musk intanto hanno suscitato le reazioni dei partecipanti alla missione di salvataggio: Claus Rasmussen ha definito le accuse “inappropriate” e ha elogiato il ruolo di Unsworth nel salvataggio. “È colui che ha mappato la maggior parte di quella grotta“, ha spiegato.