Dal loro ingresso nella grotta di Tham Luang, nel nord della Thailandia, per i 12 giovani calciatori e per il loro allenatore sono già passati quattordici lunghi giorni. Giorni di paura, angoscia, gioia di averli ritrovati, ma corsa contro il tempo per riuscire a liberarli prima che la carenza d’ossigeno esaurisca le loro speranze.
Ecco, giorno per giorno, le tappe della loro odissea fino ad oggi:
23 GIUGNO. Il gruppo resta intrappolato nella grotta, dove si sono rifugiati dalla pioggia. A bloccarli, il rigonfiamento di un torrente sotterraneo.
24 GIUGNO. Falliscono i primi tentativi dei soccorritori di perlustrare la cavità.
25 GIUGNO. Il team di soccorso è convinto che siano ancora vivi, al riparo in una cavita’ laterale.
26 GIUGNO. I sommozzatori si immergono di nuovo ma le piogge ingrossano ancora il torrente sotterraneo.
27 GIUGNO. La pioggia rende sempre più complicate la ricerca.
28 GIUGNO. L’ingresso della grotta è completamente sommerso.
29 GIUGNO. Si scava un foro nella roccia e si tenta di entrare dall’alto e introdurre del cibo.
30 GIUGNO. Una pausa delle piogge fa accelerare le ricerche.
1 LUGLIO. I ‘Navy Seal’ thailandesi riescono a inoltrarsi nella grotta. Intanto, a loro si sono uniti specialisti americani, britannici, australiani, cinesi e giapponesi.
2 LUGLIO. I membri del gruppo sono ritrovati vivi e in buone condizioni in una cavita’ rimasta asciutta.
3 LUGLIO. Si parla addirittura di alcuni mesi per tirare fuori il gruppo. Bisogna addestrarli alle immersioni e aspettare che finisca il periodo delle piogge.
4 LUGLIO. I ragazzi fanno pratica sott’acqua con le maschere.
5 LUGLIO. Si continua a estrarre acqua ma due chilometri restano sommersi. Si teme che la pioggia allaghi di nuovo tutto.
6 LUGLIO. Il livello dell’ossigeno nella grotta scende al 15%, (21% il valore medio). Un soccorritore muore in immersione. E mentre falliscono le speranze, nate nella mattinata, di un cunicolo alternativo alle grotte allagate, il governatore riconosce lo stallo: ‘I ragazzi non sanno ancora immergersi e non vogliamo correre rischi’.
7 LUGLIO. La macchina dei soccorsi è quasi pronta, ma si attende il momento più opportuno per ridurre al minimo i rischi. I ragazzi sono sono ancora pronti. Arrivano gli ingegneri di Elon Musk per una valutazione.