Thailandia, ragazzi bloccati nella grotta: respirano attraverso le maschere da sub

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Confortati da sei militari che sono con loro, fra cui un medico e un infermiere, i ragazzini intrappolati in una grotta della Thailandia stanno imparando a respirare attraverso le maschere da sub. Lo racconta il Guardian, spiegando che le autorità si preparano ad un tentativo di fare uscire tutto il gruppo in tempi brevi, prima che la ripresa delle piogge renda l’operazione praticamente impossibile.

Proseguono intanto gli sforzi per pompare il più possibile acqua fuori dalla grotta, approfittando di una pausa nelle precipitazioni. L’obiettivo è ridurre al massimo i passaggi dovrà sarà necessario spostarsi sott’acqua, lungo cunicoli dove hanno incontrato difficoltà anche sub esperti.

I 12 giovani calciatori, fra gli 11 e i 16 anni, e il loro allenatore 25enne non sanno nuotare e dovranno essere accompagnati passo passo dai soccorritori. Un nuovo video li ha mostrati oggi in forma senz’altro migliore rispetto al giorno del loro miracoloso ritrovamento.

Le autorità hanno riferito che durante gli undici giorni in cui il gruppo è rimasto isolato nella grotta, potendo bere solo l’acqua che filtrava sulle pareti, il loro allenatore ha mantenuto alto lo spirito dei ragazzi.

Hanno cercato di muoversi poco, con sedute di meditazione, rimanendo perlopiù sdraiati, in modo da non sprecare troppe energie. Ora si spera di poter far parlare i giovani calciatori con i genitori, in modo da rincuorarli ulteriormente, dopo che un primo tentativo di installare una linea telefonica è andato fallito.

Intanto centinaia di poliziotti e soldati sono stati dispiegati nella giungla circostante la grotta Tham Luang alla ricerca di altre vie di uscita o di punti dove si potrebbe scavare un cunicolo per evacuare i ragazzi. Il gruppo, entrato per una breve gita il 23 giugno, è rimasto bloccato da una pioggia improvvisa che ha allagato l’ingresso e ha dovuto spingersi molto in fondo per trovare un luogo asciutto.

Narongsak Osatanakorn, governatore della provincia settentrionale thailandese di Chiang Rai, dove si trova la grotta, non si sbilancia su quando partirà l’operazione per estrarre i giovani calciatori. Claus Rasmussen, uno degli speleo-sub che assistono i militari thailandesi, spiega che tutto viene rivisto di ora in ora, tenendo conto delle previsioni e le condizioni del tempo, oltre che del livello dell’acqua.

Venerdì sono previste altre piogge e a quel punto potrebbe essere tardi. Se il livello dell’acqua salirà troppo, l’intero gruppo dovrà rimanere nella grotta per tre-quattro mesi fino alla fine dei monsoni. E’ uno scenario che nessuno si augura, ma si stanno già preparando i rifornimenti necessari per un periodo così lungo.

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