Il tumore del rene interessa sempre più i giovani, il 25% dei pazienti ha meno di 50 anni al momento della diagnosi. E’ quanto emerge dagli studi di della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e della Fondazione Irccs Policlinico ‘San Matteo’ di Pavia.
Solo dieci anni fa questa percentuale non raggiungeva il 10%. La maggiore diffusione di strumenti come l’ecografia addominale ha aumentato le diagnosi in fase precoce. Circa il 60% dei casi infatti è individuato casualmente attraverso un’ecografia addominale eseguita per altri motivi.
Una casualità che presenta conseguenze positive, perché in questo modo la malattia è spesso individuata in fase iniziale e può essere curata con successo.Ma il 30% delle diagnosi avviene ancora in stadio avanzato, con limitate possibilità di trattamento. Fino a oggi infatti il tasso di sopravvivenza a cinque anni, nella fase metastatica, non aveva mai superato il 12%.
Nuove armi stanno radicalmente cambiando la storia della malattia, migliorando la sopravvivenza e la qualità di vita. Per approfondire le opportunità offerte dalle nuove terapie, venerdì 20 luglio alle 11 a Milano (Hotel Michelangelo, piazza Luigi Di Savoia 6, Sala Fauno) si terrà un conferenza stampa a cui parteciperanno il professore Giuseppe Procopio, responsabile dell’Oncologia Medica genitourinaria della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, e il professore Camillo Porta dell’Oncologia Medica della Fondazione Irccs Policlinico ‘San Matteo’ di Pavia.