Due persone sono morte di colera in Algeria, dove dall’inizio del mese di agosto sono state contagiate 46 cittadini. Lo ha annunciato il ministero della Salute algerino. “Almeno 46 casi di colera sono stati confermati tra le 139 persone giunte in ospedale dal 7 agosto”, ha detto il ministero in una nota.
Il colera e’ un’infezione acuta da diarrea causata dall’ingestione di cibo o acqua contaminata da un vibrione che provoca grave diarrea e vomito, l’infezione puo’ portare a grave disidratazione e morte se non trattata. Nessun caso di questa epidemia era stato rilevato in Algeria dal 1996, mentre l’ultima epidemia di un certo impatto risale al 1986.
Il secondo paziente morto di colera e’ stato contaminato nel governatorato di Blida a circa 50 chilometri a sud di Algeri, dove sono stati confermati altri 25 casi. Un altro caso di decesso e’ avvenuto nel governatorato di Medea. Secondo il ministero, un controllo ha rivelato la presenza di un vibrione di colera in una fonte d’acqua nel governatorato costiero di Tipaza, a circa 60 chilometri a ovest di Algeri, dove sono stati confermati 12 casi di contagio. La fonte e’ stata chiusa.
Le autorita’ sanitarie precedentemente escludevano la contaminazione dell’acqua, indicando invece la possibilita’ di cibo contaminato per la diffusione dell’epidemia. Diversi media algerini hanno criticato il ritardo delle autorita’ nell’annunciare lo scoppio dell’epidemia. Il 20 agosto il ministero della Salute aveva infatti escluso che fosse proprio il colera ad aver causato il ricovero in ospedale di diverse persone per diarrea acuta nelle prefetture di Blida, Tipaza e Bouira.