Cile: scoperti 13 casi di colera non epidemico

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Il ministero della Salute del Cile ha confermato l’esistenza di un focolaio di colera nel Paese “non della piu’ alta mortalita'”, anche se non si conosce quale sia la sua origine. La sottosegretaria del ministero cileno, Paula Daza, ha riferito che finora sono stati segnalati 13 casi non tossigenici, di cui sette sono stati confermati come positivi.

“Questo colera non tossigenico non e’ epidemico e non e’ il colera grave che produce un’alta mortalita’, ma a causa dell’aumento dei casi negli ultimi due mesi e della concentrazione del periodo, stiamo chiedendo alla popolazione di adottare misure per prevenire le infezioni gastrointestinali”, ha detto la funzionaria cilena.

Daza ha descritto che i sintomi principali dei casi segnalati riguardano problemi gastrointestinali. Gli individui con tali sintomi sono stati sottoposti a esami in strutture sanitarie e “alcuni di loro sono stati ricoverati in ospedale, ma tutti hanno sviluppato un decorso favorevole”.

I casi sono concentrati nella Regione metropolitana di Santiago, sono “tutti adulti, maggiori di 15 anni, mediamente sono persone di 50 anni e ci sono alcuni casi di anziani di 79 anni, che sono coloro che hanno avuto necessita’ del ricovero”, ha spiegato la sottosegretaria. I casi segnalati di colera “non vivono nella stessa comunita'” e “non c’e’ una fonte comune. Sono persone che provengono da diverse zone e questo e’ il motivo per cui non abbiamo ancora trovato una fonte unifica di causalita'”, ha aggiunto Daza.

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