“Una scena catastrofica. Quello che ci siamo trovati di fronte era peggio di Amatrice o di Rigopiano o di Norcia“: lo ha dichiarato Patrick Ronc, coordinatore delle unità cinofile dei vigili del fuoco di Aosta in riferimento al crollo del ponte Morandi a Genova. “Quando abbiamo sorvolato l’area con l’elicottero si capiva che era un disastro. Le ricerche erano difficili per la difficolta’ di movimentazione, c’erano ferri ovunque, e poi enormi blocchi di cemento, benzina e olio, i cani facevano fatica e rischiavano di ferirsi“. “Abbiamo lavorato soprattutto all’estrazione di cadaveri e la scena era terribile. Abbiamo effettuato ricerche nella zona dell’isola ecologica dell’Amiu dove risultava un disperso, i cani hanno segnato punti di interesse, ora bisognerà scavare“. “Era difficile spostarsi, spesso dovevamo prendere i cani in braccio o imbragarli. C’erano passaggi stretti, fessure, e tutti quei ferri che spuntavano. Mentre in altre occasioni come ad Amatrice potevi spostare delle pietre per cercare, qui solo gli scavatori possono fare qualcosa“.