Il professor Andrea Del Grosso, per anni ordinario di Tecnica delle costruzioni all’Università di Genova, oggi docente presso lo stesso ateneo di un corso di Gestione e monitoraggio delle infrastrutture, in riferimento al crollo del ponte di stamane, ha dichiarato: “Il ponte Morandi ha sempre avuto problemi di corrosione degli stralli e di eccessive deformazioni, a causa delle perdita di tensione dei cavi di acciaio dentro le strutture di cemento armato precompresso. Ma all’epoca della costruzione le deformazioni del calcestruzzo non erano conosciute come oggi. Il problema del degrado di queste strutture lo stiamo studiando solo da vent’anni“. “Il ponte dell’A10 sul torrente Polcevera era molto innovativo all’epoca. Ne era stato costruito uno uguale in Venezuela. Le sue caratteristiche, la grande luce fra le campate, erano piu’ adatte a una struttura in acciaio. Ma all’epoca c’era una grande perplessita’ sull’acciaio, per questioni di durata, mentre le industrie italiane avevano grande esperienza sul cemento armato. Ma allora non erano conosciute le deformazioni del calcestruzzo, almeno non come oggi“. Il ponte sul Polcevera “era una struttura critica, soprattutto per l’uso del cemento precompresso“.