“Non c’è soltanto il cane estratto miracolosamente dalle lamiere dell’automobile. L’emergenza legata al crollo del ponte Morandi – spiega Ente Nazionale Protezione Animali – l’ha toccato direttamente tantissimi altri animali, quelli che fino al 14 agosto vivevano con i loro proprietari nelle case a ridosso del ponte e che da due giorni si trovano a vivere nella difficile condizione di sfollati“.
“In queste ore – spiega Massimo Pigoni, vicepresidente nazionale di Enpa e responsabile del Centro Recupero Animali Selvatici di Campomorone, gestito proprio da Enpa – con centinaia di persone costrette a lasciare le proprie abitazioni si sta profilando una vera emergenza. Che interessa non soltanto cani e gatti, ma, anche, conigli, roditori, pappagalli e persino rettili. Per loro siamo in grado di fornire un’assistenza diretta ospitandoli nelle nostre strutture, adatte a queste specie. Chi dovesse aver bisogno di assistenza può contattare lo 010.7212178“.
“Siamo tutti scioccati e addolorati per quanto accaduto a Genova, una città – dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi – che già nel recente in passato, ricordo ad esempio lo sversamento di petrolio nel Polcevera o le ripetute alluvioni, è stata vittima dell’incuria e della sciatteria di chi doveva garantirne la sicurezza. In queste ore così difficili, a nome dell’associazione tutta, desidero esprimere affetto e vicinanza a tutte le vittime, umane e animali di questa incomprensibile tragedia. L’Ente Nazionale Protezione Animali è pronto a fare la sua parte“.