Crollo ponte Genova, ispettore: migliaia i ponti a rischio in Italia

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Sono anni che dico che decine di migliaia di ponti italiani sono a rischio crollo e ogni anno puntualmente ne crollano una ventina solo che non fanno notizia perche’ non sono grandi come quello di Genova“: lo ha spiegato all’AGI Settimo Martinello, direttore generale di 4 Emme, società che si occupa di ispezioni e verifiche sullo stato dei ponti. Il ponte Morandi “era gestito dalle autostrade e di solito loro fanno le cose per bene, anche se quel ponte, lo sapevano tutti, aveva sempre avuto dei problemi“.

Secondo Martinello, tutti i ponti italiani realizzati in calcestruzzo fra gli anni 50 e gli anni 60 sono a rischio “perche’ sono arrivati a fine vita, non sono eterni ed e’ troppo facile prevedere che andranno giu’ tutti“. “Questi ponti sono fatti con una struttura di acciaio ricoperta di calcestruzzo. Il calcestruzzo e’ solo una copertura che serve a proteggere i materiali ferrosi dall’acqua e quindi dall’ossidazione, ma il calcestruzzo ha una sua vita utile, trascorsa la quale l’umidita’ passa e inizia un processo di carbonatazione, che avvia l’ossidazione che provoca la corrosione. Ha presente quando sul calcestruzzo compaiono delle strisce nere? Quello e’ l’ossido del ferro che sta uscendo. Ci mette dieci o quindici anni questo processo a compiersi. Alla fine fuori sembra tutto a posto, dentro pero’ l’armatura e’ sparita“.

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