“La prima preoccupazione è la ricerca delle persone. Ci sono circa 340 Vigili del fuoco che stanno operando sotto le macerie, supportati da polizia, carabinieri, guardia di finanza, croce rossa e capitaneria di porto. Le ricerche continueranno fino a quando saremo sicuri che non c’è più nessuno da soccorrere“: lo ha spiegato al Sir Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento della Protezione civile, in merito al crollo del ponte Morandi di Genova, che ha provocato finora 38 vittime accertate e 15 feriti. “La popolazione indirettamente coinvolta è composta da 337 famiglie, circa 560 persone che risiedono in 13 numeri civici per una decina di palazzine che si trovano sotto la parte del ponte non crollata. Con i tecnici di Autostrade e i vigili del fuoco, si stanno effettuando le verifiche della stabilità del pilone rimasto in piedi“. “È importante intervenire rapidamente anche per dare respiro alle aree interessate, dove ci sono strade e attività produttive che devono riprendere il lavoro“.