Il crollo del ponte Morandi ha messo alla prova anche l’infrastruttura strategica delle telecomunicazioni: il lavoro di una squadra di oltre 80 tecnici Tim è però riuscita a garantire che le comunicazioni proseguissero, e in condizioni di massima sicurezza per fare fronte all’emergenza.
Nel cedimento sono stati danneggiati 472 cavi in fibra ottica, impegnati da collegamenti trasmissivi verso Alessandria, Savona, Genova Palmaro, Arenzano e Ovada. Su quei collegamenti sono attivi impianti verso Aosta, Torino, Savona, Arenzano, Novara, Alessandria.