Crollo Ponte Genova, un sopravvissuto: “Qualcuno deve pagare”

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“Qualcuno deve pagare. Parliamo di un ponte che viene usato da migliaia di persone. Ora dicono addirittura che quello che è rimasto in piedi è più marcio di quello che e’ venuto giù”. Lo ha detto dal letto dell’ospedale, intervistato da Rainews Gianluca Ardini, uno dei sopravvissuti al crollo.

“Vorrei incontrare il vigile del fuoco che mi ha salvato la vita. Se non mi avesse trovato non so quanto avrei resistito”. Gianluca è uno dei miracolati del Morandi. E rimasto appeso alla sua auto con cui andava al lavoro grazie alla cintura di sicurezza. La vettura, distrutta nella caduta, era rimasta incastrata tra le macerie del ponte a una ventina di metri dal suolo.

I vigili del fuoco lo hanno imbragato e portato a terra cercando di non creare ulteriori problemi alla grave ferita alla spalla di Gianluca. “Ho resistito per la mia famiglia e per la voglia di vivere” ha detto.

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