“C’è presenza di amianto tra i detriti del viadotto Morandi di Genova, che mette a rischio la salute pubblica e quella dei soccorritori che, nel caso dei vigili del fuoco, sono i primi esposti a eventuali contaminazioni”. Lo scrive in una nota Costantino Saporito, Usb Vigili del fuoco.
“Fino alla fine degli anni Novanta, sappiamo che l’amianto era una presenza rilevante nella costruzioni e da Amatrice in poi in caso di terremoti o crolli di edifici con sospetta presenza di amianto, le procedure per la salvaguardia non vengono applicate. Questo vale anche per Genova, oggi, che dal crollo del ponte Morandi è immersa in uno scenario fatto di polveri e detriti. E’ risaputo la pericolosità che ciò comporta – prosegue la nota – sia nel trasporto dei detriti dalle polveri di amianto, che se non trattate con la giusta precauzione possono inquinare area intere della città. Con effetti deleteri per la popolazione. I vigili del fuoco, attualmente in prima linea sono esposti a eventuali pericoli che in aggiunta al fatto che gli stessi sono gli unici lavoratori senza Inail crea, di fatto, una miscela esplosiva e mortale. Questo la dice lunga su come le istituzioni anno tutelato negli anni gli ‘angeli del soccorso'”.