Crollo ponte Morandi a Genova: 700 al lavoro solo tra vigili del fuoco e polizia

MeteoWeb

Le operazioni continuano, non ci sono state sostanziali novità rispetto a ieri. Le vittime sono sempre 38, più 1 non identificato. Al momento non ci sono stati altri recuperi nella zona del disastro. Sul posto abbiamo attivo il punto medico avanzato con due medici, 2 infermieri e un nostro operatore per le comunicazioni oltre ai mezzi a disposizione“: lo ha dichiarato all’Adnkronos Sergio Caglieris, coordinatore della centrale operativa del Nue, numero unico di emergenza di Genova, in merito ai soccorsi dopo il crollo del Ponte Morandi.

Nell’area della tragedia stanno lavorando da ore ininterrottamente i vigili del fuoco, circa 300, che si alternano in turni da oltre 150 uomini e 50 mezzi per le operazioni di scavo tra le macerie del viadotto. A loro si aggiungono forze dell’ordine e personale Usar formato per il soccorso emergenze.

“I numeri variano in base alle esigenze ma oltre ai vigili del fuoco e alla protezione civile impiegati sul posto ci sono 200 agenti di polizia dalla questura, 120 della polizia municipale, 25 pattuglie della polizia stradale, oltre a personale della Croce Rossa e Capitaneria, volontari regionali e comunali,”precisano dalla prefettura di Genova.

I feriti portati negli ospedali di Genova dopo il crollo, in tutto 15 di cui 9 in codice rosso, il più grave, sono scesi invece a 13. Di loro 6 si trovano ancora ricoverati all’ospedale San Martino: 5 sono in codice rosso mentre 1 è in codice giallo con alta priorità.

Condividi