“Uno studio recente sul processo di inversione del campo magnetico terrestre ha rilevato che negli ultimi due secoli si è verificato un rapido spostamento. Questa accelerazione in futuro aumenterebbe la nostra esposizione alle radiazioni solari causando danni per trilioni di dollari in energia e sistemi di comunicazione“: lo riporta Global Science, dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Ad ipotizzarlo un gruppo di ricerca internazionale secondo cui “con l’inversione del campo magnetico – per cui il polo sud magnetico diventa il polo nord magnetico e viceversa – potrebbero accadere molto più rapidamente delle migliaia di anni che si pensava fossero necessarie.
Il professor Andrew Roberts della Australian National University (ANU) ha infatti spiegato che la forza del campo magnetico potrebbe diminuire di circa il 90% al momento della sua inversione di campo, rendendo la Terra molto più vulnerabile alle radiazioni solari“.
“Il campo magnetico terrestre, che esiste da almeno 3,45 miliardi di anni, fornisce uno scudo all’impatto diretto delle radiazioni solari“, ha spiegato il professor Roberts della ANU Research School of Earth Sciences, tra gli autori dello studio. “Anche con l’attuale forte campo magnetico terrestre di oggi, siamo ancora suscettibili alle tempeste solari che possono danneggiare la nostra società basata sull’elettricità e i sistemi satellitari“.