Ottenuto screening di massa basato sul Dna che permette di identificare ampie porzioni della popolazione a rischio di almeno cinque malattie tanto comuni quanto gravi. Tra queste quelle cardiovascolari e il diabete di tipo 2. Descritta sulla rivista Nature Genetics, la tecnica è stata messa a punto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e dell’università di Harvard.
“E’ uno dei primi risultati degli studi sul Dna delle popolazioni ed è una importante tappa che si inserisce nel filone della medicina predittiva” rileva Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia.
“Gradualmente, questo studio e altri risultati di questo tipo – aggiunge – ci porteranno ad avere una genomica personalizzata che ci permetterà di predire con precisione la suscettibilità a una malattia”.
I ricercatori infatti avvertono che la tecnica è stata messa a punto sulla base dei dati relativi al Dna di oltre 400.000 britannici, ma occorre svilupparla ulteriormente in base ai dati di altri gruppi etnici, non solo europei. Il test è stato ottenuto in due fasi: nella prima sono stati analizzati i dati di ampi studi condotti sul Dna per identificare le varianti genetiche associate alle malattie cardiovascolari, alla fibrillazione atriale, diabete di tipo 2, malattia infiammatoria intestinale e cancro al seno; nella seconda e’ stato sviluppato un algoritmo che cerca rapidamente queste varianti nel Dna e individua le persone che hanno il rischio di sviluppare queste malattie e conoscendo il rischio potrebbero prevenirle.