L’uso di sigarette elettroniche ogni giorno può quasi raddoppiare le probabilità di avere un infarto, secondo un nuovo studio condotto dai ricercatori della University of California – San Francisco su circa 70.000 persone. Lo studio, pubblicato su American Journal of Preventive Medicine, ha anche dimostrato che il doppio utilizzo di sigarette elettroniche e combustibili (il modello più comune tra gli utilizzatori di sigarette elettroniche) sembra essere persino più pericoloso dell’uso singolo dei prodotti: il rischio di infarto aumenta di 5 volte rispetto alle persone che non usano nessuno dei due prodotti.
Si tratta del primo studio che esamina la relazione tra l’utilizzo di sigarette elettroniche e il rischio di infarto e che inizia colmare la comprensione degli effetti delle sigarette elettroniche sulla salute a lungo termine. “La maggior parte degli adulti che utilizza sigarette elettroniche continua a fumare sigarette. Mentre le persone credono di ridurre i rischi per la loro salute, noi abbiamo scoperto che il rischio di infarto delle sigarette elettroniche si aggiunge al rischio delle sigarette combustibili. L’utilizzo di entrambi i prodotti allo stesso tempo è peggio del loro utilizzo separato. Chi continua a fumare ogni giorno mentre utilizza le sigarette elettroniche quotidianamente aumenta le probabilità di infarto di un fattore di 5”, spiega Stanton Glantz, professore di medicina e autore dello studio. Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che le probabilità di avere un infarto erano più o meno le stesse per coloro che continuavano a fumare sigarette ogni giorno e per coloro che erano passati all’uso quotidiano di sigarette elettroniche.
I dispositivi elettronici rilasciano aerosol di nicotina e altri aromi riscaldando un liquido e vengono promossi come un’alternativa più sicura alle sigarette tradizionali, che generano aerosol di nicotina bruciando il tabacco. Mentre le sigarette elettroniche rilasciano livelli inferiori di sostanze cancerogene rispetto a quelle tradizionali, rilasciano anche particelle ultrasottili (che sono 1/50 o un 1/100 di un capello umano) e altre tossine che sono state collegate a maggiori rischi cardiovascolari e malattie ai polmoni non tumorali.