Eric Boe, Chris Ferguson, Nicole Mann, Bob Behnken, Doug Hurley, Josh Cassada, Suni Williams, Victor Glover, Mike Hopkins: sono loro, in ordine di apparizione, i 9 astronauti presentati il 3 agosto dalla Nasa durante una cerimonia per rendere pubblici i primi equipaggi delle navette private Dragon e Starliner. L’evento, tenuto al Johnson Space Center di Houston e presieduto dall’amministratore dell’agenzia statunitense Jim Bridenstine, assegna così un volto – anzi, 9 – alla tanto discussa privatizzazione americana dello spazio.
Con l’annuncio – spiega Global Science – si apre dunque una nuova era dei voli umani targati Nasa, che si prepara a riacquistare l’autonomia nel trasporto umano nello spazio dopo l’uscita di scena dello Space Shuttle. Da quando quest’ultimo è andato in pensione, nel luglio 2011, la navetta russa Soyuz è diventata infatti l’unico taxi disponibile per l’orbita bassa. Una situazione che la Nasa si è impegnata a cambiare con il Commercial Crew Program, che prevede lo sviluppo delle navicelle Cst-100 Starliner di Boeing e Crew Dragon di SpaceX, destinate a trasportare gli equipaggi americani verso la Stazione spaziale internazionale.
Gli astronauti appena nominati saranno prima di tutto impegnati nei test di volo, ad oggi ancora previsti per il 2019 nonostante alcuni ritardi nella tabella di marcia. In particolare Robert Behnken, 48 anni, e Douglas Hurley, 51, voleranno insieme durante il primo test di Dragon. Assegnati al test di Starliner sono invece gli astronauti Eric Boe, 53 anni, Nicole Mann, 41, e Christopher Ferguson, 56. Gli altri equipaggi, composti rispettivamente da Josh Cassada e Suni Williams per Boeing e da Victor Glover e Michael Hopkins per SpaceX, sono invece destinati alle prime missioni operative delle due navicelle.