Le barriere coralline danneggiate della spiaggia di Maya Bay in Thailandia, famosa per aver fatto da set al film ‘The Beach‘ con Leonardo Di Caprio, stanno iniziando a riprendersi. Lo ha detto alla dpa un ecologista marino. Il danno ai coralli aveva portato alla chiusura della spiaggia paradisiaca conosciuta in tutto il mondo per la pellicola del 2000 di Danny Boyle.
“I giovani coralli crescono ad un ritmo incredibilmente veloce e presto vedremo il ritorno del paradiso”, ha detto Thon Thamrongnawasawat, che supervisiona il lavoro di recupero. Maya Bay, nel piccolo arcipelago delle isole Phi Phi, è stata chiusa al pubblico per la prima volta a giugno (per 4 mesi, dal primo giugno al 30 settembre), dopo che fu scoperto che la maggior parte dei coralli era stata danneggiata dalle ancore delle imbarcazioni.
La parte anteriore della spiaggia dove i coralli sono stati riabilitati e nuovi coralli sono stati piantati – spiega il Dipartimento del Parco Nazionale – è stata chiusa all’accesso delle barche in modo permanente. Tuttavia, i turisti potranno accedere da un ingresso posteriore non appena la spiaggia riaprirà il prossimo primo ottobre. La chiusura temporanea per quattro mesi continuerà ogni anno per evitare ulteriori danni all’ambiente.
Il danno complessivo alle scogliere di coralli – spiega Thon – ha raggiunto un livello “critico”, passando dal 30% di un decennio fa al 78% di oggi. Una conseguenza – osserva l’ambientalista – del boom dell’industria del turismo, che rappresenta oltre il 20% del prodotto interno lordo.
Fino a 35 milioni di turisti hanno visitato la Thailandia nel 2017, rispetto ai 32 milioni dell’anno precedente. Solo Maya Bay ha contato 4.000 turisti al giorno, superando la capacità della spiaggia. Dopo la riapertura sarà consentito l’accesso di solo 2.000 persone al giorno, con visite limitate al massimo ad un’ora.