Gli elefanti si ammalano meno di tumore perché sono in grado si svegliare un gene ‘zombie’ (lif6) che li rende quasi immuni al cancro. Da questa scoperta dell’Università di Chicago, pubblicata su ‘Cell Reports’, potrebbero arrivare nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci in grado di aiutare gli oncologi.
In questi mammiferi terrestri la risposta al danno del Dna, come quello causato da errori durante la divisione cellulare, viene attivata dal risveglio del gene ‘zombie’ che elimina in modo efficiente le cellule in attesa di diventare cancerose. “Gli elefanti si ammalano di cancro molto meno di quanto ci aspettiamo rispetto alle loro dimensioni, ora vogliamo capire le basi genetiche di questa resistenza alle neoplasie”, ha affermato l’autore senior dello studio Vincent Lynch.
“Ma gli elefanti non sono gli unici animali che hanno sviluppato questa resistenza al cancro – aggiunge il genetista – Anche balene, pipistrelli e talpe non hanno questi geni ‘zombi’, il che significa che hanno sviluppato una resistenza al cancro usando una strategia diversa e che ci sono molti modi in cui gli animali possono combattere il cancro. Forse – conclude – possiamo trovare il modo di sviluppare farmaci che imitano i comportamenti del lif6 dell’elefante”.