Un nuovo test del sangue, descritto su “Nature Communications” e messo a punto da un team dell’università di Copenhagen, si basa su una versione sintetica di una proteina prodotta dal parassita della malaria usata come un magnete per “catturare” le cellule tumorali circolanti e scovare così la neoplasia: secondo il team di ricercatori, potrebbe essere in grado di rivelare il 95% dei tumori.
Quando 10 cellule tumorali vengono esposte alla proteina sintetica modificata in modo da renderla magnetica, 9 rimangono attaccate e vengono scoperte. Il metodo consente ad esempio di rilevare il cancro al fegato e quello a pancreas.
“Sulla base del numero di cellule tumorali che troviamo nel sangue di un soggetto saremo in grado di determinare se si tratta di un cancro relativamente aggressivo o meno, in modo da elaborare un trattamento su misura. Gli attuali metodi di diagnosi rilevano marcatori specifici sulle cellule tumorali, ma non tutte li hanno. Ad esempio le neoplasie epatiche, polmonari e ossee. Mentre il nostro approccio,” spiega l’autore Ali Salanti, citato dal “Daily Mail”, sembra “in grado di scovare in un campione di sangue, con grande sensibilità e specificità, le singole cellule tumorali indipendentemente dal tipo di neoplasia“.