Un italiano su tre vorrebbe un drone, per spiare i vicini

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Un italiano su tre vorrebbe avere un drone: per spiare vicini e colleghi di lavoro. Insomma non per passione della tecnologia più avanzata, ma per farsi i fatti degli altri: “Con un drone mi piacerebbe vedere cosa fanno davanti al loro pc o nella vita privata?”, hanno ammesso candidamente gli intervistati.

Il poco ortodosso desiderio emerge da uno studio dell’agenzia di comunicazione Klaus Davi & Co., realizzato per il lancio del documentario Tecnologia BIM, il mondo del futuro. Tuttavia non tutti pensano agli strumenti tecnologici per curiosare nelle vite degli altri.

Dall’indagine è emerso che un buon 55% delle persone prese a campione sarebbe disposto a spendere anche 50.000 euro per possedere un drone per la propria sicurezza. Discorso diverso per le donne: il 50% del target femminile farebbe un investimento impegnativo piu’ per motivi pratici, come fare la spesa, shopping, buttare la spazzatura, ma anche per avere la certezza della fedelta’ del compagno e seguirlo di nascosto nei suoi spostamenti. Oltre che per filmare feste a casa con gli amici.

Ma quali sono le 5 tecnologie ritenute piu’ utili? Al primo posto i droni (46%), seguiti da allarmi e antifurti per la difesa personale (39%). Al terzo posto ci sono i localizzatori satellitari GPS per auto (32%), al quarto il BIM (Building Information Modeling) nel campo delle costruzioni soprattutto per prevenzione sicurezza e rischi sismici (28%). Chiudono la liste le stampe in 3D, molto utili nel campo delle costruzioni, dell’architettura e dell’edilizia (25%).

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